Intervista a EmozionAmici

“Tra mare e cielo”: l’incanto di Villa Rufolo nelle parole del Direttore Generale della Fondazione Ravello, Professore Maurizio Pietrantonio

di Alessandra Fiorilli

Poco più di sessanta minuti prima dell’orario concordato per la realizzazione dell’intervista, il Professore Maurizio Pietrantonio, Direttore Generale della Fondazione Ravello, mi invia una mail contenente un comunicato stampa nel quale si legge: “ Villa Rufolo è tra le mete top nel mondo secondo Tripadvisor. Premio “Travellers’ Choice 2025”. Per il quarto anno consecutivo il complesso monumentale è stato inserito da Tripadvisor tra le “Top 10% best things to do in the world” nell’ambito dei Travellers’ Choice Awards 2025”.

Un incantevole scorcio del paesaggio circostante che si può ammirare da Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello

Prima di iniziare l’intervista esordisco con un: “Nessuna sorpresa per me, che sono rimasta davvero senza fiato davanti alla bellezza di Villa Rufolo”.

Un suggestivo “colpo d’occhio “su Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

E iniziamo a parlare: da subito il Professore Maurizio Pietrantonio, titolare della Cattedra di violino presso il Cnservatorio Statale di Napoli “San Pietro a Majella”, si mostra in tutta la sua squisita gentilezza e affabilità e quando mi racconta di Villa Rufolo io m’incanto, e mi sembra di essere lì, su quell’iconica terrazza tra mare e cielo, come lui stesso la definirà nel corso dell’intervista: “ E’ per me un grande onore e un privilegio ma anche un onere, ricoprire l’incarico, dal 2000, di Direttore Generale della Fondazione Ravello che ha in gestione e custodia Villa Rufolo. Il grande lavoro di cui necessita richiede la collaborazione di tutti, in quanto questo monumento è un’azienda a tutti gli effetti, che richiede una continua manutenzione, sia ordinaria sia straordinaria. Lo scorso anno, ad esempio, ci siamo occupati della pulitura delle opere lapidee, degli ornamenti in marmo, i bassi e i sopra rilievi”, dichiara il Professor Pietrantonio, il quale aggiunge: “Quest’anno ci preoccuperemo del rifacimento della pavimentazione dell’intera Villa”.

Il Direttore della Fondazione Ravello, Professore Maurizio Pietrantonio (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

Un grande sforzo ha richiesto anche l’allestimento della mostra “Le Donne dell’antichità” di Anselm Kierfer, visitabile fino al 2 settembre, e che è ospitata nelle sale superiori del complesso: “Rese agibili e fruibili per l’occasione dopo nuovi interventi di piccolo restyling”.

Le facciate di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

Anche i giardini, per mantenere elevati standard di qualità, esigono un grande impegno: “Sono previste mediamente quattro piantumazioni l’anno, una a stagione. Per me l’ordine e la pulizia sono poi essenziali, in quanto è nostro dovere accogliere degnamente i visitatori e l’aspetto generale e immediato della villa ritengo sia sempre il miglior biglietto da visita”.

I giardini di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

Parla con la dolcezza e con l’autorevolezza di un papà, il Professore Pietrantonio, che ama Villa Rufolo davvero come fosse una figlia, una sua creatura, qualcosa che gli appartiene, non fisicamente, ma nell’anima.

L’ingresso di Villa Rufolo (foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

E quanta dolcezza quando mi racconta della nascita del Festival di Musica Sinfonica che ha reso Ravello celebre in tutto il mondo:Era il 1952, quindi quest’anno festeggia  73 anni…ma se vogliamo parlare della genesi di quest’evento, dobbiamo fare un salto indietro nel tempo… “ e qui le parole del Professore Pietrantonio si concretizzano davanti ai miei occhi, e quasi mi sembra di vedere Richard Wagner il quale: Il 26 maggio del 1880 venne a Ravello, dato che soggiornava a Napoli nella Villa Doria d’Angri, a Posillipo”.


Particolare di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

Il compositore tedesco :”Dopo aver visitato la parte di Villa Rufolo compresa tra la Sala dei Cavalieri, il pozzo ed i giardini prospicenti il mare disse “Ecco trovato il magico giardino di Klingsor”, riferendosi al fatto che proprio quel giardino era quello da lui immaginato per la scenografia del secondo atto del Parsifal, la sua ultima opera”.

La Sala dei Cavalieri di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

E così il compositore tedesco, ammaliato e stregato da quest’angolo di mondo che sembra a tratti irreale, tanta la bellezza che emana :” Fu sempre rievocato sul Belvedere di Villa Rufolo, sin dagli anni ‘20/’30 del secolo scorso e, ancora oggi, questo speciale legame tra Wagner e Ravello viene onorato, con un riferimento esplicito alla sua arte”.

La spettacolare vista sulla costiera amalfitana dai giardini prospicienti il mare di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

In estate, sulla terrazza del Belvedere si tengono concerti: ” Solitamente sono tra i 15 ed i 18 appuntamenti e quest’anno la proposta è molto articolata, si va dalla musica sinfonica e cameristica al jazz”. E tutti gli eventi sono accolti con immenso entusiasmo e quasi sempre con dei “sold out perché, come dichiara il Professore Pietrantonio: “Qui la musica la si ascolta ma anche la si vede e immagina”.

Uno dei tanti concerti sulla Terrazza del Belvedere di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

E nel 1999 il musicista Pasquale Palumbo ideò:” Il “Concerto all’Alba”, un suggestivo concerto che si tiene ogni 11 agosto, alle prime ore dopo la notte di San Lorenzo, e che inizia alle ore 5.15 per terminare alle 6,45 circa. Si ascolta, dunque, musica dal chiarore delle prime luci del mattino fino a quando il sole comincia a spuntare dal profilo della costiera amalfitana che spicca da quassù”.

Il suggestivo “Concerto all’Alba” sulla Terrazza del Belvedere di Villa Rufolo (Foto per gentile concessione della Fondazione Ravello)

Questa magia rende il “Concerto all’Alba” uno momenti più apprezzati:E ‘sempre sold out e i biglietti vengono richiesti anche un anno prima” , dichiara il Professore Pietrantonio il quale conclude l’intervista dicendo: Anche i concertisti ed i Direttori d’orchestra che prendono parte a questo Festival si emozionano quando suonano su questa terrazza sospesa tra mare, cielo e luna…e mi confessano che, nonostante si siano esibiti nelle più grandi sale del mondo, quando sono qui a Ravello si sentono come su un ponte di una nave in viaggio verso l’infinito della loro immaginazione artistica”.

Villa Rufolo e la sua indicibile bellezza accoglie tutti i giorni dell’anno i suoi visitatori, che nel 2024 sono stati più di 300000, metà dei quali provenienti dall’estero.

Villa Rufolo non è solo da visitare, ma è da portare con sé, nel cuore, per sempre.