Il festival di Ravello si farà. Pietrantonio direttore artistico, si comincia con Roberto Bolle
di EMILIANO AMATO da “Il Quotidiano della Costiera”
Il festival di Ravello è salvo. La 72esima edizione della rassegna di musicale a Villa Rufolo si svolgerà regolarmente, seppur in emergenza. Il blocco dei Fondi Poc alla Regione Campania, lo ricordiamo, aveva privato la Fondazione della somma – un milione e mezzo di euro – che tradizionalmente finanziava la kermesse.
“Trovate” le risorse economiche necessarie a sostenere il programma. A dare il via libera il consiglio generale d’indirizzo della Fondazione Ravello riunitosi ieri pomeriggio in videoconferenza, in cui hanno prevalso unitarietà d’intenti e grande spirito di collaborazione nella consapevolezza delle difficoltà.
Sembrano un lontano ricordo le scaramucce, prese di posizione e pretese da “pollaio”. A prevalere il profondo senso di responsabilità tra i rappresentanti dei soci (Regione Campania, Provincia di Salerno e Comune di Ravello): non si poteva certo interrompere la lunga tradizione mai fermatasi nemmeno durante l’emergenza Covid.
Sarà comunque un’edizione ridimensionata: da Palazzo Santa Lucia arriveranno comunque 400mila euro, sfruttando un tecnicismo si natura contabile tra la Regione e la Fondazione stessa.
A questi saranno aggiunti fondi di bilancio della Fondazione (si parla di circa 300mila euro), che vorrà anche far leva sui proventi derivanti dalla bigliettazione (si immagina un aumento del costo dei tagliandi) e sponsor privati (alla finestra c’erano Lancia e Rolex).
Per far quadrare i conti saranno operati tagli netti sui costi, specie quelli relativi alle risorse umane. La direzione artistica è stata affidata al direttore generale Maurizio Pietrantonio, figura manageriale già in organico con competenze in materia gestionale ma soprattutto artistica (docente di Conservatorio, è stato consigliere di amministrazione del Teatro San Carlo di Napoli e sovrintendente del Teatro Lirico di Cagliari).
A Pietrantonio il compito di allestire, last minute, un cartellone dignitoso con almeno quindici eventi per i mesi di luglio e agosto che dovrà necessariamente tener conto delle limitate risorse economiche a disposizione.
Il CdI ha dato ieri il via libera allo sblocco della gara d’appalto (il cui bando era stato pubblicato a gennaio, poi ritirato per prudenza) per la realizzazione del palco sull’infinito, il cui costo si aggira intorno ai 220mila euro. A questi vanno aggiunti quelli di allestimento degli impianti audio e luci (altri 50mila euro circa). La struttura con tribune da poco meno di 600 posti a sedere non sarà pronta, però, prima dell’inizio del mese di luglio. Tante le ipotesi, un’unica certezza: sarà corsa contro il tempo.
Ma è nel mezzo delle difficoltà che nascono nuove opportunità. Ad aprire la kermesse, il 30 giugno, sarà lo spettacolo del celebre danzatore Roberto Bolle all’auditorium “Oscar Niemeyer”; una sorta di anteprima (la data era stata bloccata da tempo). Poi da luglio le orchestre sul palco del belvedere con i repertori wagneriani. Confermatissimo il concerto all’alba dell’11 agosto (l’evento che registra il sold out in poche ore dalla messa in vendita dei biglietti), non mancheranno le tradizionali sfumature di jazz e, chissà, un ritorno al pop acustico o opere pop (sullo stile Grigolo) ad agosto. Ce lo auguriamo.